“Il Vice-Sindaco Alberici, quando parla del ritorno all’internalizzazione del servizio tributi – nota già anticipata in Consiglio Comunale – dovrebbe dimostrare più onestà intellettuale e riconoscere le ragioni delle forze di opposizione e degli stessi revisori dei Conti che criticarono aspramente la nascita di I Care, oggi dimostratasi fonte di mille problemi, a cominciare dai contenziosi”.

Lo scrive in una nota Massimiliano Baldini, consigliere del Movimento Cittadini:

“Infatti, non solo, nell’aprile del 2017, il sottoscritto insieme ai rappresentanti in Consiglio Comunale di Lega, M5S e FI, segnalarono tutti i limiti di questa società, avanzando istanza ad Anac, tutt’ora pendente e prossima ad una pronuncia, ma va anche ricordato che gli stessi Revisori dei Conti, in data 19 marzo 2016, nell’esprimere parere contrario alla proposta di deliberazione avente come contenuto la trasformazione di ASP in società a responsabilità limitata, al punto 12 evidenziarono “che è in procinto di essere approvato in via definitiva lo schema di decreto legislativo recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” – il Decreto Madia appunto – segnalando dal predetto schema le norme per cui “l’atto deliberativo di costituzione di una società a partecipazione pubblica . . . deve essere analiticamente motivato con riferimento alle necessità della società per il perseguimento delle finalità istituzionali . . . . evidenziando altresì le ragioni e le finalità che giustificano tale scelta anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria”, aggiungendo che, il medesimo schema di decreto, poi approvato, prevedeva che “nei cinque anni successivi alle dichiarazioni di fallimento di una società a controllo pubblico titolare di affidamenti diretti, le pubbliche amministrazionin controllanti non possono costituire nuove società, nè acquisire o mantenere partecipazioni in società qualora le stesse gestiscano i medesimi servizi di quella dichiarata fallita”.
Del resto, non dimentichiamoci che, proprio ora a settembre, la Commissione Tributaria sarà chiamata a pronunciarsi sui ricorsi contro gli atti notificati ai cittadini ed alle imprese da I Care e che l’esito negativo appare da tempo scontato.
Il tema dei lavoratori ci sta ovviamente a cuore così come riteniamo altrettanto corretta la lotta al recupero dell’evasione ma che su I Care i campanelli di allarme vi fossero da tempo, come da noi segnalato, e che, anche alla luce di quanto accaduto alla Viareggio Patrimonio ed alle conseguenze patrimoniali evidenziate dallo stesso Curatore Fallimentare qualche settimana or sono, I Care fosse nata con il destino già segnato, è altrettanto vero.
Vedremo, nelle prossime settimane, quanto ci sarà costata la scelta della Giunta Del Ghingaro di far nascere I Care”.

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